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ABITARE CONNESSIONI – BARBAGIA

Abitare Connessioni: un Festival, un Progetto di Rigenerazione e Comunità

Abitare Connessioni non è “solo” un festival, ma un laboratorio vivo di idee, relazioni e trasformazioni. Ispirato alla lezione di Costantino Nivola e alla trama verde del pergolato, simbolo di intrecci e legami comunitari, il festival si configura come un “intervento totale” volto a rifondare lo spazio pubblico, tessere relazioni e trasformare il tessuto sociale.

Dal 2 al 7 agosto 2021, Mamoiada, Orani, Orgosolo e Ottana sono diventati il palcoscenico di un programma artistico ricco e variegato, in cui tradizione e contemporaneità si sono intrecciate per dare vita a un dialogo culturale innovativo. L’obiettivo principale era quello di costruire conoscenza attraverso la partecipazione attiva delle comunità, generando nuove visioni di sostenibilità e sviluppo locale.

Un Modello di Comunità e Innovazione Sociale

Il festival ha riunito comunità locali, istituzioni, operatori culturali, artisti e ricercatori in un percorso di co-abitazione territoriale. Questa sinergia ha permesso di esplorare nuove forme di abitare, produrre e collaborare, partendo dall’eredità delle società mutualistiche per sviluppare modelli economici scalabili e sostenibili. Gli artisti sono stati invitati a immergersi nei territori, lavorando a stretto contatto con la cittadinanza per dar vita a percorsi espositivi e performativi unici.

Parallelamente, Sardarch e la Scuola di Economia Civile hanno curato quattro giornate di formazione sui temi della rigenerazione territoriale, della cooperazione, dell’economia circolare e della governance partecipativa. Un’opportunità riservata a 20 giovani del territorio e delle aree degli altri festival vincitori, con l’obiettivo di creare una rete di “agenti di cambiamento” capaci di ripensare il futuro delle comunità locali.

Arte Pubblica e Performance per Riscoprire il Territorio

Le giornate del festival sono state animate da un fitto calendario di eventi culturali, dalle Officine Comunitarie dedicate ai saperi tradizionali, fino alla sezione Suoni in Barbagia e ai progetti di arte pubblica curati da Maria Paola Zedda in collaborazione con le istituzioni museali locali.

Le performance artistiche hanno attraversato i borghi, con le opere di Andreco a Ottana, Mara Cassiani a Mamoiada, Claudia Losi a Orgosolo, Cristian Chironi, Enzo Cosimi, Gianmarco Porru e Fabio Saiu a Orani, mentre Aereocene di Tomas Saraceno ha simbolicamente connesso i diversi paesi. Le creazioni sono state il risultato di un lavoro condiviso tra artisti, performer e cittadini, culminando in una grande festa comunitaria il 7 agosto, segnale di un percorso destinato a lasciare un’eredità duratura.

Verso un Futuro di Innovazione Culturale e Sociale

Abitare Connessioni ha posto le basi per un processo di riscrittura partecipata del territorio, attivando collaborazioni strategiche con la Sardegna Film Commission, il DICAAR e l’Istituto Europeo di Design per progetti di documentazione e rielaborazione degli spazi urbani.

L’obiettivo finale del festival è restituire bellezza, appartenenza e nuove prospettive ai territori, mettendo al centro i giovani e offrendo loro occasioni di formazione e crescita professionale. Un festival che guarda al futuro, trasformando la nostalgia in una spinta verso nuove possibilità di sviluppo e innovazione.

Luogo: Orani, Orgosolo, Ottana, Mamoiada
Anno: 2021
Finanziatori:  Comune di Orani, Comune di Mamoiada, Comune di Orgosolo, Comune di Ottana, MIC DG Creatività Contemporanea, Fondazione di Sardegna
Tipologia: Festival culturale

Direzione: Sardarch – Nicolò Fenu, Matteo Lecis Cocco-Ortu; Enrica Puggioni
Video: Massimo Gasole – Illador Films
Fotografo: Cédric Dasesson
Stato: realizzato