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IL PROFILO DELL’ACQUA – MOSTRA

L’immagine della Sardegna e del suo sviluppo sono associate in modo indissolubile alla costa, mettendone in evidenza il concetto di bellezza che va oltre l’estetica e afferma l’importanza dell’immenso patrimonio costiero. Questo si sviluppa per 1849 km di lunghezza totale, 2400 km se si calcolano le isole minori. Circa un quarto della lunghezza totale dell’intera penisola italiana. L’isola nella sua interezza viene riconosciuta metaforicamente come un micro continente, dalle innumerevoli varianti paesaggistiche, caratterizzata da una morfologia complessa che muta, sul piano costiero, da lunghe spiagge sabbiose a alte scogliere frastagliate e falesie a strapiombo. Nel corso del tempo, gli elementi del paesaggio costiero hanno subito inevitabilmente modifiche e trasformazioni di natura antropica e naturale che spesso hanno portato a modifiche sulla conformazione delle spiagge, modificando la forma, le dimensioni, i fondali talvolta portando alla sua più o meno temporanea scomparsa.

Il lavoro di ricerca sul paesaggio costiero ha come obiettivo quello di costruire una mappatura di luoghi, un atlante dei caratteri del paesaggio costiero, ma vuole anche raccontare le trasformazioni, le sue mutazioni nel corso del tempo, capirne le ragioni. Questo lavoro vuole raccontare le coste della Sardegna oggi, decontestualizzandole da un’immagine stagionale e riconoscendo la loro bellezza globale. Da un’idea dello spin off Sardarch, che fin ad ora ha lavorato sulle aree interne del territorio sardo e del fotografo Cédric Dasesson, che ha portato con il suo lavoro una conoscenza a livello internazionale della costa sarda, si vuole trovare l’occasione di rappresentare e restituire il territorio costiero attraverso una diversa chiave di lettura totalmente contemporanea. La grande varietà di caratteri, specificità e declinazioni di il caso studio del Sud Sardegna, luoghi porta alla necessità di creare una raccolta sistemica, un atlante che registri un paesaggio costiero in continua evoluzione.

L’obiettivo è riscoprire la Sardegna non solo per la sua bellezza, ma per i valori del paesaggio utilizzando come strumento di indagine e di lettura della realtà la fotografia e la cartografia. Partendo dal tema centrale dell’acqua, inteso non solo come elemento fisico, ma come generatore di processi storici, di civiltà e trasformazione, l’obiettivo sarà raccontare i luoghi nella loro quotidianità ma da diversi punti di vista attraverso uno sguardo multidisciplinare, stimolando la scoperta di nuovi territori nella loro dimensione di bene pubblico. La metodologia di restituzione fotografica sfrutterà tre possibilità di osservazione, tre diversi punti di vista, uno aereo e zenitale con l’utilizzo di un drone, un punto di vista alla “quota zero”, a livello del mare che ne descrive le sensazioni e le viste tipiche della quotidianità e l’ultimo a livello sott’acqua che racconta il rapporto e l’interfaccia tra il sopra e il sotto.

Il racconto di questo complesso paesaggio, delle spiagge, dei litorali e della costa costituirà un lavoro di catalogazione che avrà come caso progetto pilota il sud Sardegna attraverso un percorso di mappe e fotografie che confluiranno in un grande itinerario. fornirà nel modo più completo e allo stesso tempo sintetico una lettura del paesaggio attraverso specifici criteri qualitativi e quantitativi che va oltre l’immagine prettamente stagionale e commerciale dell’isola e che per contro valorizza il suo importante ruolo culturale e potenzialità future. Il progetto rappresenta un modello, ripetibile e declinabile per il racconto dell’intero patrimonio costiero della Sardegna. Oggi giorno la grande quantità di immagini prodotte conduce spesso alla difficoltà di cogliere i caratteri descrittivi essenziali e strutturanti di un luogo. Il progetto, propone quindi un metodo per far sintesi e una chiave di lettura del paesaggio costiero contemporaneo e le sue trasformazioni.

Luogo: Sardegna
Anno: 2020
Committente: Conservatoria delle Coste
Tipologia: Ricerca, Progettazione e allestimento

Direzione: Sardarch – Nicolò Fenu, Matteo Lecis  Cocco-Ortu
Collaboratori: Maurizio Mascia
Fotografo: Cédric Dasesson
Stato: realizzato