Il Programma Integrato di Riordino Urbano del Comune di Selegas, denominato progetto “In Domu”, si sviluppa a partire dalle indicazioni e dagli spunti emersi nel corso del processo partecipativo preliminare alla Pianificazione del Centro Storico, documentato nel Report “Processo di progettazione partecipata – Linee guida per la Pianificazione Strategica”.

Avviato nel 2013, tale processo ha superato l’approccio tradizionale di mera informazione o consultazione della popolazione, per realizzare invece un iter di progettazione collaborativa, finalizzato alla co-creazione del Piano e delle sue future articolazioni. In questo contesto, si è evitata la presentazione di soluzioni predefinite, che avrebbero potuto limitare e orientare le opinioni degli abitanti; al contrario, sono stati adottati metodi partecipativi capaci di stimolare la libera formulazione di proposte da parte di ogni partecipante, al fine di promuovere una discussione costruttiva e una sintesi condivisa delle idee.

Il titolo del progetto, “In Domu” – che significa “in casa” o “a casa” in lingua sarda – riassume la visione progettuale: il termine evoca, in senso materiale, il recupero dell’antica abitazione di “Tzia Letizia” e, in senso immateriale, l’intento di favorire la permanenza dei giovani nel paese, offrendo opportunità occupazionali che incentivino il radicamento territoriale. Questo radicamento è inteso come connessione integrata con il tessuto urbano, le aree rurali e le attività agricole della Trexenta, componente essenziale dell’economia locale. 

Gli obiettivi strategici di “In Domu” prevedono, sul piano materiale, il recupero edilizio della casa di “Tzia Letizia” per l’implementazione di funzioni integrate, oltre alla riqualificazione di Piazza Emilio Lussu e Piazza Verde, spazi pubblici destinati alla socialità e funzionalmente connessi all’edificio storico. Sul fronte delle azioni immateriali, la realizzazione di un bistrot nella casa a corte, insieme a un’area di lettura all’aperto e un mercato a chilometro zero nelle piazze, la creazione di una scuola di cucina e ristorazione e l’avvio di una start-up per la gestione dell’area ristoro in collaborazione con i produttori locali.